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Il gioco è una faccenda molto seria: non serve a passare il tempo, ma a capire il mondo.

Enzo Mari

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La sezione Lattanti “è un nido dentro il nido”, uno spazio intimo e accogliente.

É uno spazio modulato in angoli fissi che si aprono progressivamente all'investimento da parte del bambino.

All’interno della sezione un angolo morbido risponde perfettamente alle esigenze affettive e rassicuranti del bambino.

È presente uno specchio con palestrina per la scoperta di sé e una parte dedicata al movimento che accoglie,sostiene e stimola l’evoluzione motoria dei bambini.

Non possono mancare elementi posti in essere con attenzione per stimolare la sensopercettività come il cerchio sensoriale,strumenti musicali di buona fattura,il cestino dei tesori,l'albero dei cucchiai.

Non ultimo,per i più piccoli,è stato allestito un angolo di stimolazione visiva.

I bambini in questa fase infatti vedono gli oggetti a una distanza di 20-25 cm e non distinguono ancora i dettagli e i colori.

Per attirare la loro attenzione abbiamo creato un pannello prendendo ispirazione dalla giostrina visuale di Munari che è stata studiata con immagini geometriche simmetriche in bianco e nero e ad alto contrasto, poste a distanze ben precise.

Non meno importante,la sezione dei lattanti come tutte le altre ovviamente,deve essere bella,in ordine,curata,gestita e accudita come strumento e non solo come spazio.

 

Il cestino dei tesori

L’attività del Cestino dei Tesori nasce come esperienza di esplorazione sensoriale da un’idea di Elinor Goldschmied e si indirizza ai bambini nella prima fase di vita, quando verso il sesto o settimo mese cominciano a stare seduti senza appoggio ma ancora non si spostano nello spazio.

Secondo la pedagogista si tratta di “uno dei modi più efficaci per incoraggiare i bambini nel gioco e nell’apprendimento”.

 

“A quell’età i bambini staranno più a lungo attivi durante la giornata. Naturalmente molto del loro tempo sarà impiegato nel mangiare, nell’essere cambiati e lavati e noi vorremmo sottolineare l’importanza di prevedere un adeguato tempo per intrattenersi piacevolmente durante questi momenti di cura, che sono elementi di vitale importanza quando sono svegli.

Il primo oggetto di gioco di un bebè è il corpo della persona che se ne prende cura.

Ma il bambino ha bisogno di avere l’opportunità di giocare e imparare anche quando non riceve l’attenzione individuale dalla persona che si prende cura di lei .... "

 

“Se chiediamo ai genitori quali sono gli oggetti preferiti dai loro bambini, quasi tutti risponderanno che essi si infilano negli armadi della cucina in cerca di tegami, oppure sono interessati dalle scatole delle scarpe e si divertono con le chiavi dell’automobile.

Il contenuto del cestino dei Tesori è stato in parte selezionato sulle basi di tale osservazione.”

Elinor Goldschmied

 

La scatola montessoriana con vassoio.

Un gioco che affina la percezione dell’esistenza dell’oggetto e l’abilità del movimento fino della mano.

Il bambino afferra la palla, la infila nel buco e la ritrova poi sul vassoio.

Scoperta,meraviglia,sorpresa,soddisfazione,apprendimento.

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Puzzle Ball

Oggi nella sezione dei lattanti è arrivata la Puzzle Ball, più notoriamente conosciuta come Palla Montessoriana.

Si tratta di un oggetto esteticamente molto bello.

È composta da 12 triangolini di stoffa, cuciti ed imbottiti, che formano così delle “maniglie” che permettono al bambino di afferrare e manipolare la palla, anche trasferendola da una mano all’altra, e così sviluppare la coordinazione e la forza delle mani e dei polsi.

È un "oggetto" prezioso,rigorosamente fatto a mano che non dovrebbe mai mancare fra i primi giochi del bambino sia a casa che all'asilo ed è per questo che ci teniamo moltissimo a ringraziare Elisa Plebani de #lecosedieli ,per aver fatto suo questo progetto dedicandogli,tempo,cura e tanto amore.

Montessori ci insegna che nel bambino, soprattutto nei suoi primi anni di vita, lo sviluppo dell’intelligenza dipende fortemente dalla possibilità di intrattenere rapporti con il mondo esterno, e lo strumento peculiare di questi rapporti è la mano, organo esecutivo dell’intelligenza.

 

Scrive Maria Montessori che: “L’attenzione ha bisogno, per concentrarsi, di stimoli graduali. All’inizio saranno oggetti facilmente riconoscibili ai sensi, che interesseranno i piccini: (…) così si costruirà il sapere del fanciullo” (tratto da "Il bambino in famiglia").

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Cerchio sensoriale

Un cerchio sensoriale nella sezione dei lattanti,può essere introdotto quando i bambini riescono a tirare su la testa, indicativamente verso i 3 mesi.

Il cerchio costruito dall'educatrice,presenterà al bambino oggetti e materiali di varie consistenze: oggetti morbidi, duri, lisci, grandi, piccoli, rumorosi,nastri,corda,veli, ecc ....

Il bambino,posto al centro del cerchio, passerà molto tempo a studiarlo passando dal suo interno all'esterno attraverso i primi movimenti, per poter esplorare ogni parte di questo prezioso strumento.

 

Cestino dei tesori destrutturato

Per i più "grandi" della sezione dei lattanti sono a disposizione anche dei piccoli cestini dei tesori destrutturati.

Al loro interno ogni settimana dei materiali diversi per esplorare in modo autonomo un elemento alla volta ed osservare le loro scelte e le loro preferenze.

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Tavole sensoriali

Il senso del tatto si sviluppa precocemente nell’essere umano quando ancora egli si trova nel ventre materno.

Il contatto è importante anche nell’accompagnare le fasi dello sviluppo emotivo-affettivo del bambino.

Con la crescita, il tatto diventa per il bambino anche un importante strumento per conoscere ed esplorare sè stesso e il mondo che lo circonda.

A partire dal 4° mese, infatti, il neonato inizia a scoprire se stesso e a toccarsi le mani, i piedi, il viso, etc.

Dal 7° mese, invece, il bimbo impara ad afferrare gli oggetti e ad esplorarli.

Le tavole sensoriali sono uno strumento squisitamente raffinato da proporre al bambino.

Le educatrici hanno costruito questi pannelli tenendo presente le sensazioni con le quali far interagire il bambino come,in questo caso,la differenza fra ruvido e morbido.

Le tavole possono essere utilizzate in ogni sezione e realizzate in modo differente per andare incontro al bisogno in itinere del bambino.

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