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Quando lo spazio non c'è, gli spazi si creano.

 

Anche il refettorio, se opportunamente suddiviso ed allestito, può essere sfruttato e potenziato per creare un angolo "laboratorio" nel quale il bambino possa lavorare in piena autonomia, con i materiali a sua completa disposizione, nel piccolo gruppo o individualmente.

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Un mobile con i "lavori" da scegliere che poi verranno riposti ordinatamente, una vasca per i travasi e i suoi accessori pronti all'uso, piani d'appoggio spaziosi.

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Una parete rinasce invece a nuova vita con un pannello polifunzionale che accoglie i bambini all'ingresso.

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Spazi che crescono, spazi che parlano, spazi che evolvono.

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Percorsi tattili montessoriani

Per la coordinazione oculo manuale mini "percorsi" come quello che vi proponiamo oggi, rappresentano attività semplici da realizzare con quello che abbiamo a disposizione ma di grande impatto.

Utilizzando materiali da recupero di ispirazione montessoriana possiamo creare momenti di lavoro intenso da osservare con la calma che questo tempo, malgrado tutto, ci regala.

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Travasi con le farine

Bacinelle sul vassoio e strumenti di lavoro ben ordinati: e parte il gioco!

Per Maria Montessori i bimbi possono e devono imparare, attraverso l'esperienza, acquisendo l'abilità di movimento che permetterà loro di diventare indipendenti e sperimentando la logica diretta.

L'ordine è fondamentale, e per questo quando si arriva a queste attività proposte sono presenti vassoi,ciotole e bacinelle: all'interno del perimetro del vassoio vanno disposti i materiali, sistemati rigorosamente per aiutare il bambino a concentrarsi.

Tra le attività proposte, quelle più utili per i più piccoli sono i travasi, che permettono loro di allenare la presa e la coordinazione occhio-mano, fondamentali per la scrittura ma utili anche perché abituano i bimbi alla concentrazione e alla logica.

I bambini manifestano naturalmente l'istinto di travasare.

Per travasi, si intendono quelle attività che prevedono il trasferimento di oggetti solidi o liquidi da un recipiente all'altro.

Si può proporre ad esempio la farina di mais perchè meno pericolosa di quella bianca che se ingerita cruda o avvicinata agli occhi. Successivamente poi, diciamo quando vediamo scemare la fase orale dove il piccolo vuole sperimentare tutto con la bocca, possiamo introdurre la farina bianca e la sabbia.

 

Il serpente di bottoni

Incoraggiare la mobilità e la coordinazione delle dita dei bambini è importantissimo nei primi anni di vita.

Ma chi l'ha detto che deve essere un esercizio noioso?

Lo sviluppo della motricità fine dei più piccoli è un passaggio naturale che deve essere stimolato attentamente, certo, ma di questo fattore si può fare un divertimento, un'occasione per creare insieme, imparare, esplorare e sorridere con i bimbi.

Il serpente di bottoni in questo senso è l'attività perfetta.

Diverte i bambini, li incuriosisce, li tiene occupati per parecchio tempo mentre lo studiano e ci giocano, ma soprattutto allo stesso tempo è un ottimo esercizio per le loro mani.

Ecco il serpente di stoffa e bottoni per sviluppare la manualità: un gioco colorato che affascina i bambini e rende le loro mani sempre più esperte

Già Maria Montessori lo sapeva: i suoi telai per le allacciature vogliono stimolare proprio la manualità quotidiana, quella che serve ogni giorno e che permette al bambino di arrangiarsi diventando indipendente.

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La giostra dei colori

Questo gioco nasce con l'idea di creare uno strumento semplice ed immediato per l'associazione oggetto-colore.

È stato ricoperto un semplice piatto girevole con spicchi di vari colori.

Al centro abbiamo posto un recipiente di colore neutro riempito con oggetti di uso comune,giochi,costruzioni,stoffe e invitato i bambini,prima ad osservare l'educatrice usare il nuovo strumento proposto e poi a ripetere le azioni svolte.

L'interesse è stato immediato e prolungato,l'oggetto più volte cercato durante la mattinata.

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Pannelli montessoriani

Progettare una proposta ludico-educativa consona ad un preciso spazio o angolo all'interno del contesto nido, richiede studio, osservazione, ricerca, creatività ed adattabilità alle esigenze intriseche nella fase di crescita posta in essere.

Un pannello polifunzionale,come quello appena realizzato, nasce dalla necessità di soddisfare non un singolo bisogno bensì una serie di curiosità e stimolazioni latenti che il bambino spesso,non riesce a concretizzare nella propria quotidianità.

Accendere o spegnere,aprire e chiudere, infilare, comporre, scomporre, introdurre, esaminare, realizzare, in altre parole, imparare liberamente.

La sperimentazione parte dal giornaliero,dal simbolico,dalla spontanea manipolazione di oggetti presenti in famiglia e che quindi, siano pervasi da un fascino irresistibile dal quale il bambino è squisitamente ammaliato.

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